Catacomba di Svperaeqvvm
Agli antichi monumenti pagani di Superaeqvvm aggiungiamo anche monumenti cristiani con la catacomba del IV secolo, scoperta casualmente nel luglio del 1943, a circa 500 metri dal centro del paese.
Un ragazzo che, insieme ad altri suoi coetanei, rincorrendo degli uccelli nel pendio della parte nord della collina di Colle Moria, sprofondò in una buca che immetteva in una lunga grotta o galleria.
La Soprintendenza ai monumenti e antichità di L'Aquila e di Chieti e, successivamente la competente Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, fatto un sopraluogo, dopo una visita minutissima, accertarono trattarsi di una vera catacomba del IV secolo.
La catacomba è una galleria scavata nella roccia composta di grandi banchi di sabbiolina bianca finissima, lunga una quarantina di metri ripartita in due bracci ad angolo retto di circa una ventina di metri ciascuno, larga un metro e venti, alta due metri con volta a botte è ripiena ai lati di sepolture con iscrizioni graffite sopra l'intonaco.
Nell'interessante galleria si osservano numerosi sepolcri, iscrizioni, lucernette collocate nelle nicchiette delle pareti, una croce uncinata con le gamme volte a sinistra alta cm. 16 tracciata con stecca nella calce fresca; e un monogramma di Costantino alto cm. 13 tracciato parimenti con stecca sopra l'intonaco di recente impastato.
Le sepolture sono di tre specie: fosse in terra o forme, arcosoli e loculi; le forme sono scavate nel suolo lungo le pareti della galleria, gli arcosoli sono tagliati ora al piano della galleria ed ora più in alto, chiusi e ricoperti con dei tegoloni lunghi centimetri 74 e larghi 48. I loculi quasi tutti di grandi dimensioni sono tagliati nelle pareti e di preferenza in alto, contenenti scheletri di uomini di grande corporatura, con i piedi disposti verso l'uscita della catacomba.